Il reboot del 2013 di Tomb Raider non solo ha rilanciato un franchise che da tempo aveva perso attrattiva verso il pubblico ma ha rappresentato una svolta per il personaggio di Lara Croft. Le sarebbero potute andare molto diversamente.
Il titolo inizialmente era stato concepito come un Far Cry in gonnella e c’è da ringraziare il cielo se la cosa non è mai andata in porto.
A parlarne è Julien Merceron, Worldwide Technology Director presso Square Enix, il quale rivela che a inizio sviluppo il team voleva realizzare un gioco che desse la sensazione di mondo aperto senza che in realtà esso lo fosse davvero.
In questo contesto entra il progetto di creare un Far Cry con Lara Croft, progetto che non funzionò per niente fin da subito.
Restava la voglia di creare un mondo immersivo e la tecnologia fu modificata permettendo l’uscita del gioco che tutti conosciamo.
Fonte: Dualshockers