Dopo le impostazioni della versione PC e le voci sulla bassa risoluzione della versione Xbox One, nuove informazioni arrivano dal mondo che circonda Tom Clancy’s The Division. Ubisoft Massive ha rivelato nuovi dettagli a proposito delle missioni e della Dark Zone.
A parlare è Magnus Jensen, creative director del gioco:
“Quando spari a qualcuno all’interno della Dark Zone, diventi in sostanza un delinquente (Rogue) e non è possibile uscire quando si è diventati Rogue. È necessario aspettare che questo status passi. Il fatto è che se sopravvivi otterrai il loot della persona che hai ucciso e dei punti esperienza. Ci sono diversi livelli di Rogue e uccidendo parecchie persone non si otterranno solo più loot e più punti esperienza ma anche una taglia sulla testa di cui tutti quelli che si trovano nella zona sapranno.
I Team Deathmatch sono molto divertenti, adoro giocarci ma quando ci siamo resi conto di ciò che avremmo potuto creare con la nostra tecnologia, con il nostro gioco e con la nostra storia, la Dark Zone, il diventare dei Rogue aveva semplicemente più senso. Soprattutto quando scoprirete qualcosa di più della storia. Non voglio svelare nulla ma c’è qualcosa che rende decisamente più sensato il nostro approccio al multiplayer.
In alcuni giochi open-world i contenuti e la difficoltà scalano con il giocatore. Questo non succede in The Division. Quando arrivi in un’area, questa ha un livello di difficoltà ben preciso che non tiene conto del tuo livello. Se un’area dovesse risultare troppo difficile potreste occuparvi di altre missioni. Ignorando tutte le missioni secondarie, inoltre, anche la missione principale sarà più difficile”.
Il titolo è atteso per Xbox One, PlayStation 4 e PC a partire dal giorno 8 di marzo.
Fonte: Eurogamer